Ciò che manca, ciò che c’è ma non si vede, ciò che non ci piace

Ciò che manca, ciò che c’è ma non si vede, ciò che non ci piace.


Attorno a questi tre concetti è nata Collettiva, un gruppo di cittadine e cittadini che ambisce a cambiare la città, a portare idee e pratiche nuove in un dibattito ingessato e autoreferenziale, a far emergere visioni e persone che non sono rappresentate nel racconto della città. Collettiva è formata da tanti che oggi sono già attivi su molti fronti, dalla cultura al sociale, dallo sport al volontariato ma che non hanno mai preso parte in prima persona alla politica intesa nella sua accezione più stretta.

collettiva logo


Eppure la politica rappresentativa senza l’attività di controllo e indirizzo da parte dei cittadini spesso si risolve, nel migliore dei casi, in una gestione senza acuti dell’esistente, nel peggiore, nella bieca conservazione degli interessi precostituiti. Con questa consapevolezza, Collettiva ha deciso di farsi avanti nella competizione elettorale. Se la sfida sarà tra la riconferma della giunta uscente di centrosinistra e un ritorno della Lega non ci sono dubbi: il posto di Collettiva è nella coalizione di centrosinistra.


L’asterisco nel simbolo, proprio come per le note, rappresenta i margini e proprio i margini sono dove ci interessa andare. Lì ci sono le persone escluse, che raccontano una realtà che a troppi dà fastidio. Ci sono gli argomenti considerati meno importanti, come l’ambiente o la cultura, che invece si rivelano essere fondamentali per la qualità della vita dei cittadini. Di fronte a una politica che crede solo in ciò che conviene, i margini rappresentano anche i confini da superare per poter tornare a solcare il mare del cambiamento.
Dalle idee all’organizzazione. Collettiva ha scelto un’organizzazione orizzontale che permetta un peso paritario a chiunque si avvicini, lasciando all’assemblea di tutti gli attivisti il potere di prendere le decisioni fondamentali.


Per organizzare i lavori in questi tempi di pandemia si è dotata di una piattaforma online dove chiunque può partecipare, portare idee o semplicemente seguire l’avanzamento dei lavori.

Contatti
Mail: collettiva.varese@gmail.com
Facebook: facebook.com/collettiva.varese
Instagram: instagram.com/collettiva.varese/

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