Maria Grazia D’Amico, consigliera comunale di Collettiva* eletta nelle fila di Progetto Concittadino, commenta i progetti di riqualificazione e ristrutturazione degli alloggi di edilizia pubblica a Bosto, Lissago e Masnago .
«Sindaco e giunta si sono dimostrati pronti a cogliere le opportunità legate al bando istituito nel fondo complementare al Pnrr. 11mln per riqualificare gli immobili di edilizia pubblica di proprietà del Comune sarebbero davvero un grande risultato, da tempo non si vedevano tutti insieme a Varese».
«Abbiamo bisogno di ricostruire in modo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e anche sociale. L’azione di riqualificazione edilizia deve coniugarsi a un’azione di rigenerazione urbana per saper rispondere ai bisogni del territorio: quali sono i bisogni delle persone che abitano in questi palazzi? Cosa possiamo fare per rinforzare la comunità e il legami col territorio? Queste domande vanno indagate e dobbiamo essere bravi a costruire insieme le risposte».
«Per questo propongo di attivare il dialogo con la comunità attraverso i Consigli di Quartiere, per fare in modo che alle ristrutturazioni seguano azioni collettive condivise. L’Amministrazione ha a disposizione diversi strumenti per intervenire in maniera virtuosa. Per esempio i progetti di auto-recupero, che prevedono il coinvolgimento di persone fragili nella progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione degli immobili dei quali saranno destinatari. Oppure il co-housing intergenerazionale che consente agli anziani di prolungare l’autonomia, ai giovani di affacciarvisi».
«L’housing sociale dovrebbe essere previsto in ogni intervento di rigenerazione urbana – conclude D’Amico – Dobbiamo ampliare la possibilità di accedere ad abitazioni a canone agevolato a molti più cittadini, anche a quelli di solito esclusi dalle graduatorie dell’edilizia popolare».